Roma, 21 settembre 2017



Testo unitario


Nella giornata di martedì 19 Settembre si è svolto presso il MISE l’incontro previsto per la Società Dico SPA, oggi in domanda di concordato preventivo in continuità.
L’incontro programmato già da tempo con il Ministero aveva lo scopo di dar delucidazioni e risposte alle OO.SS. e al Ministero stesso ad una serie di domande poste ai rappresentanti della Società nel precedente incontro svoltosi il 26 luglio 2017. Alla riunione erano presenti i consulenti nominati dal Commissario Giudiziale ma, cosi come le altre volte, il Commissario stesso non si è presentato alla riunione.
In apertura della riunione il Dott. Castano del MISE ha chiesto ai rappresentati della Società gli aggiornamenti in merito e nel contempo ricordava e sollecitava i chiarimenti alle domande poste dalle OO.SS.
I Dott. Fabbian, consulente, nominato per elaborare il piano concordatario ha dichiarato che già alcuni punti vendita momentaneamente sospesi sono stati riaperti e che entro i primi giorni del mese di Ottobre, il numero dei punti vendita che riapriranno salirà sino a 35 (22 nel Lazio, 2 in Liguria, 2 in Campania, 3 in Toscana, 2 nelle Marche e 2 in Emilia) dei 123 chiusi temporaneamente, e che il piano da loro messo in atto che prevede nuovi accordi con circa il 50% dei fornitori inizia dare i primi riscontri positivi.
Inoltre ha comunicato ufficialmente che sette punti vendita sono stati ceduti ad un altro gruppo commerciale e che questa vendita ha portato un flusso di liquidità utile alle riaperture e alla ripresa .Ciò non ostante sono rimaste evase tutte le altre questioni poste sia dalle organizzazioni sindacali sia dal Ministero stesso che più volte ha richiamato Dico ad un atteggiamento al tavolo più trasparente e collaborativo evitando di fornire informazioni generiche e fumose se non addirittura imprecise.
Vista la circostanza venutosi a creare come OO.SS. abbiamo ribadito con forza le nostre posizioni, riformulando le nostre richieste e chiedendo chiarimenti sull’immediato pagamento della 14a mensilità; il rimborso del 730; e sui punti vendita ad oggi in regime di completo outsourcing.
La Società ancora una volta ha fornito risposte evasive sia in merito all’erogazione della 14°; mentre per il rimborso del 730 ha sostenuto di aver inoltrato al Giudice fallimentare formale richiesta di poter restituire il rimborso/debito; in merito ai punti vendita gestiti in pieno outsourcing, cosi come le esternalizzazioni dei banchi macelleria, pescheria, ecc. ha sostenuto che si tratta di un rapporto commerciale con un regolare contratto d’appalto, non fornendo nessun dato riguardanti quanti negozi sono coinvolti, oltre al numero dei dipendenti coinvolti.
In virtù delle mancate risposte nuovamente il Ministero dello Sviluppo Economico ha rilevato e fatto notare a chi rappresentava la Società che ancora al tavolo la società Dico manteneva un comportamento ambiguo evitando di dare informazioni certe.
FILCAMS-FISASCAT E UILTUCS ESPRIMONO, dopo un incontro inconcludente e deludente forte preoccupazione sul reale futuro dell’azienda. Tali preoccupazioni sono ancor più fondate visto che siamo certi che non sia sufficiente riaprire un negozio se tale punto vendita non viene a dovere rifornito. Solo così si metterà in campo un reale cambiamento della situazione finora vissuta e che ha portato alla gravissima crisi economica di DICO/TUODI’. A oggi invece ci risulta che alcuni negozi aperti hanno meno merce rispetto al giorno in cui hanno chiuso i battenti. Inoltre, c’è da precisare che stando alle attuali dichiarazione dell’azienda è evidente che vi è un abbandono dei punti vendita nella Regione Veneto e Trentino dove non è prevista nessuna riapertura.
Secondo le dichiarazioni aziendali riaprono 35 punti vendita entra il 5 Ottobre 2017 (A fine novembre dovrebbero essere 60 le riaperture e le vendite dovrebbero a parità di rete omogenea tornare a dicembre ai livelli dell’anno precedente. Rimane appaltata l’attività completa di circa 30 punti vendita a marchio Tuodi’.
Le OO.SS. hanno chiesto delucidazioni in merito ad insistenti voci di vendita a pezzi dall’impresa. Nessuna smentita in materia da parte di Dico in sede ministeriale che si trincerà dietro una presunta riservatezza.
Inoltre hanno chiesto di essere informate immediatamente sul consenso del commissario giudiziale dovrebbe autorizzare entro i prossimi 15 giorni l’erogazione dei crediti o dei debiti derivanti dalla dichiarazione dei redditi dei lavoratori. L’erogazione della 14^ nonostante l’insistenza della delegazione sindacale pare rimanga congelata dalla procedura di concordato.
Il Ministero dello Sviluppo Economico si è impegnato a riconvocare le parti prima della presentazione del piano industriale che Dico dovrà presentare al fine dell’omologa del concordato ,entro 12 novembre 2017.


p. La Filcams CGIL Nazionale