Vertenza Li Vorsi, 50 dipendenti verso Media World
di Admin
venerdì 27 novembre 2020
Media World avvia la selezione del personale tra gli 85 lavoratori rimasti in forza con la elettromarket Li Vorsi e impiegati del Max Living. I colloqui si terranno a metà marzo. Tutti i dipendenti, di cui 55 sono in attesa della cassa integrazione straordinaria, sono stati contattati telefonicamente dal colosso tedesco dell`elettronica, che si appresta ad aprire nei locali di viale Regione Siciliana. Ne saranno selezionati cinquanta: quaranta a tempo indeterminato e dieci a tempo determinato. Almeno così prevede il verbale di incontro tra l`azien- da e i sindacati. Un passo avanti quindi che riapre la speranza per un ritorno in tempi brevi a lavoro, in una realtà commerciale affermata nel mercato europeo. La Filcams Cgil ha già chiesto un incontro a Media Market (Media World e Saturn) per arrivare a redigere un verbale d`accordo che metta il sigillo all`operazione. «Finora - dice Monja Caiolo, segretario generale della Filcams Cgil palermitana - l`unico documento che abbiamo sottoscritto è un verbale di incontro. Alla luce dei contatti tra l`azienda e i lavoratori, diventa necessario un ver- bale di accordo. Stiamo attendendo una risposta dall` azienda». Ma la vertenza riguarda anche il resto dei lavoratori del gruppo Elettromarket Li Vorsi. In 104 si trovano in mobilità, dopo che hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Un provvedimento che i sindacati di categoria hanno sempre respinto, mentre i lavoratori lo hanno impugnato. L`ultima riunione all` ufficio provinciale del lavoro, che ha riguardato il via libera alla cassa integrazione per i 55 dipendenti del punto vendita Max Living, si è chiusa con un verbale negativo. Filcam, Fisascat e Uiltucs hanno detto no alla cassa integrazione straordinaria per una parte dei lavoratori. «Riteniamo l`operazione discriminante per i 104 in mobilità - conclude il segretario della Filcams L`accordo si potrebbe chiudere a fronte della concessione della cassa integrazione per tutta la forza lavoro e, di conseguenza, dell`annullamento dei licenziamenti». Il braccio di ferro tra azienda e rappresentanti dei lavoratori potrebbe continuare. Un terreno scivoloso che potrebbe mettere in discussione anche le intese raggiunte con Media World.