sabato 25 giugno 2005 domenica 26 giugno 2005 IL TENORE DI VITA si indebita per consumare La Corte dei conti lancia l´allarme: «Fatta naturalmente una doverosa eccezione per quella fascia di cittadini che vivono in dignitose ristrettezze, l´azienda Italia, da molto tempo, nel complesso e mediamente, sembra vivere al di sopra dei propri mezzi, anche a causa delle tentazioni del consumismo, ovviamente, con pesante ricorso all´indebitamento». Ora, non è facile tracciare l´identikit preciso di queste famiglie perché la tendenza a spendere ha a che fare con i bisogni da soddisfare, con la sfera dei desideri o magari pure con la voglia di sembrare. «E poi, il consumismo tenta, ma mai come negli Usa», nota il sociologo Domenico De Masi. «Diciamo che si ricorre ai crediti al consumo: dunque è normale capitalismo», minimizza l´economista Giacomo Vaciago. E tuttavia, gli esperti di Eurisko, nel loro ultimo studio su «Gli stili finanziari familiari» nel 2004, includono due «categorie» che in qualche maniera danno un volto ai timori della magistratura contabile. La prima è dedicata ai cosiddetti «aspiranti», 0,9 milioni di famiglie con un reddito netto annuo di 21.200 euro. La definizione suona così: «E´ il consumismo povero e sognante di chi ha uscite che superano costantemente le entrate». Sono operai, artigiani e commercianti, giovani con famiglie in espansione che vivono prevalentemente al Sud. Il loro reddito soddisfa solo i bisogni di base; per tutto il resto si indebitano. Solo il 5% di loro ha un patrimonio superiore ai 50 mila euro. Esattamente come gli «spensierati»: 4 milioni di famiglie con un reddito annuo netto di 24.800 euro. Giovani anche loro, ma senza figli. Ceto medio impiegatizio. Il reddito è buono ma «si rivelano molto orientati alle spese e poco al risparmio e agli investimenti». |
Un quarto delle famiglie si indebita per consumare
di Admin
mercoledì 27 ottobre 2021