Pagina 2 - Udine ?Dopo i problemi avuti con gli enti pubblici, le caserme e le basi militari per i tagli della finanziaria – dicono i sindacalisti – intendiamo vigilare affinch? la situazione non precipiti anche per l’ospedale di Udine, dove gi? i lavoratori della Promos San Giacomo di Trieste hanno dovuto sottoscrivere un accordo di solidariet? e ridursi l’orario di lavoro per evitare licenziamenti?. Pi? in generale Cgil, Cisl e Uil oggi manifesteranno a Roma per il rinnovo del contratto nel settore polizia in modo che vengano riconosciuti diritti e tutele ai lavoratori. Al centro delle critiche gli appalti al massimo ribasso e la volont? di eliminare l’obbligo di assunzione dei lavoratori con almeno quattro mesi di anzianit? in caso di cambio di appalto. Due punti su cui i sindacati non intendono cedere. Tanto che, a livello regionale, vista la ?gravit? sociale della situazione?, verr? presentata la richiesta di un contratto integrativo supportato da una norma regionale per colmare le attuali lacune del contratto nazionale introducendo per esempio l’obbligo di versare una fideiussione a garanzia dei lavoratori in caso di fallimento dell’azienda. Secondo le stime dei sindacati, oggi saranno circa 2.400 le lavoratrici e i lavoratori delle imprese di pulizia che incroceranno le braccia in provincia di Udine: l’80 per cento di quelli che il dirigente sindacale della Fsascat Cisl Massimo Onida definisce ?lavoratori invisibili?. Si tratta di lavoratori che nella maggior parte dei casi hanno un contratto part-time che mensilmente gli garantisce uno stipendio medio di circa 500 euro ?senza alcuna garanzia dato che in molti casi le cooperative possono anche fare a meno di versare i contributi?. In provincia la maggior parte di questi lavoratori ? rappresentata da donne (il 95%) e straniere (pi? del 50%) che accettano di lavorare ?a condizioni economicamente e sindacalmente inaccettabili pur di non perdere la possibilit? di rinnovare il permesso di soggiorno?. Il segretario provinciale della Filcams Cgil, Mattia Grion, sostiene che ?se David Maria Turoldo dovesse scrivere degli ultimi tra i lavoratori sicuramente prenderebbe come riferimento gli addetti alle pulizie?. Insieme a 25 di questi lavoratori (70 tenendo in considerazione tutto il Fvg) i rappresentanti dei sindacati di Cgil, Cisl e Uil sono partiti ieri sera alla volta della capitale dove oggi, appunto, ? in programma lo sciopero generale. (c.r.) |
Udine. Imprese di pulizie sul piede di guerra
di Admin
mercoledì 27 ottobre 2021