Proposta della Cgil per riportare il settore nella legalità Il sindacato attende una nuova legge, ma nel frattempo ha pochi strumenti per difendere i diritti dei lavoratori. La Cisl ha recentemente proposto la diffusione fra i lavoratori di un questionario anonimo, per conoscere le situazioni irregolari e per poi far intervenire la questura con i controlli. La Cgil preferisce puntare su un osservatorio. «I controlli l’ispettorato e la questura hanno sempre avuto gli strumenti per farli», osserva Peracchia, «hanno i fogli di servizio, che vengono consegnati in questura. Basta raffrontarli alle buste paga, in cui si arriva a pagare anche il 42% di straordinario. Basta, inoltre, andare a controllare fra le 6 e le 7 del mattino nei posti dove si fanno i presidi, ad esempio le banche, gli ospedali e chiede qual è l’orario di lavoro: non sarà mai inferiore alle 8-9 ore, a cui di solito se ne aggiungono 2 o 3». C’è un altro risvolto dell’assenza di regole. «La mancanza di controlli», dice il sindacalista, «favorisce anche la concorrenza sleale fra le imprese, che tranne rarissume eccezioni lavorano tutte nell’irregolarità. Ai controlli però va agguiunto il confronto, cosa che noi abbiamo chiesto più volte inutilmente, per affrontare la problematica in modo serio». (a.f.)
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Teramo. Osservatorio sulla vigilanza privata
di Admin
mercoledì 27 ottobre 2021