giovedì 13 dicembre 2007
      Pagina 7 - Politica

        Comunicato sindacale

        Ad una settimana dalla probabile definizione dell’accordo che porterà l’editore di Libero ad assumere il controllo del giornale fondato da Antonio Gramsci, i giornalisti e le giornaliste de l’Unità si asterranno dal lavoro domani venerdì 14 dicembre, rinunciando ad una giornata di salario, per ribadire con il massimo della forza, a tutti i soggetti coinvolti, che si deve percorrere ogni canale ed utilizzare tutto il tempo necessario perché la Tosinvest della famiglia Angelucci non diventi la padrona unica e assoluta de l’Unità.

        Ribadiscono che è necessario che si facciano tutti i possibili sforzi per favorire l’ingresso nel capitale azionario del giornale di ulteriori soggetti che in queste ultime settimane hanno manifestato interessamento, come sottolineato dalla presidente della Nie, Marialina Marcucci, nell’incontro avuto ieri con il Cdr.

        Qualsivoglia sia di qui a breve la composizione del nuovo assetto proprietario, i giornalisti e le giornaliste de l’Unità con questo sciopero, votato a maggioranza dall’assemblea, intendono ribadire la necessità di tutelare l’identità del giornale, di garantirne lo sviluppo, i livelli occupazionali e salariali, la dignità professionale e la tutela di chi vi lavora.

        L’Assemblea dei redattori prende altresì atto della disponibilità assunta dalla presidente Marcucci di farsi carico della richiesta dei giornalisti de l’Unità di istituire un comitato di garanti di altissimo profilo e di acquisire una carta dei valori e dei diritti a difesa della storia, dell’autonomia, della collocazione e della tradizione del giornale fondato da Antonio Gramsci.

        Dopo l’offensivo scambio epistolare tra il vicedirettore ed il direttore di Libero che ha avuto per oggetto l’Unità, pubblicato ieri sulla prima pagina del quotidiano milanese, questa redazione si rivolgerà all’Ordine dei giornalisti e ai propri legali per tutelare la dignità e prestigio della testata e di chi vi lavora.

        La decisione di non indire per oggi, ma per domani lo sciopero delle giornaliste e dei giornalisti de l’Unità è stata assunta in segno di rispetto e vicinanza verso i familiari degli operai di Torino, periti nel rogo delle acciaierie della ThyssenKrupp, i cui funerali si svolgono oggi.
      L’assemblea
      dei redattori de l’Unità