Pagina 27 - Economia l´Italia si scopre più povera Beni di prima necessità. Aumenta, negli ultimi due anni, il numero di chi ha incontrato difficoltà nell´acquistare generi alimentari. Colpa, secondo l´Isae, della «maggiore immediatezza con cui si percepisce l´incremento dei prezzi» e che non si rileva in altre spese. Singolare che dal 2001 sia stabile la percentuale della preoccupazione per le tasse da pagare: la riforma fiscale del governo dunque non ha contribuito a lenire le ansie. Differenze geografiche. La soglia di povertà soggettiva (crescente all´aumentare del numero dei componenti familiari a causa dei maggiori costi da sostenere) è più bassa nel Mezzogiorno «dal momento che - sottolinea l´Isae - il consumatore del Centro-Nord considera più alto il costo della vita rispetto al Sud». E, sebbene la povertà soggettiva aumenti in modo uniforme in tutta Italia, nella parte bassa dello Stivale la quota di famiglie soggettivamente povere arriva a superare quella delle Isole (76% contro 75,2%). Vivere in città. A sentirsi più poveri sono i residenti nelle grandi città. A Roma la soglia è a 2.244 euro (contro i 2.038 del resto del Lazio), a Milano è 2.180 (in Lombardia 2.114). In Sicilia il divario tra Palermo e il resto della regione è in aumento: dai 198 euro della rilevazione luglio 2003-giugno 2004 ai 202 dell´ultima. In controtendenza Piemonte e Liguria dove si sono sentiti più poveri nell´ultimo anno gli abitanti delle altre province rispetto ai due Comuni capoluogo. |
Isae: l´Italia si scopre più povera
di Admin
mercoledì 27 ottobre 2021