MILANO - Le famiglie nel 2002 hanno «riscoperto» gli hard discount sull'onda di un rinnovato interesse per i prodotti di largo consumo a basso prezzo. I discount sono negozi di dimensioni medio-piccole, dove vendono venduti prodotti non di marca a prezzi dimezzati rispetto ai canali tradizionali. La crescita delle vendite, censita da Iri-Infoscan, è stata del 4,2%, a quota 2.757 milioni di euro. Per alcuni prodotti sono state registrate delle performance da record. Ad esempio le vendite di detersivi per il bucato a mano sono aumentate negli hard disocunt dell'86,1 per cento. Per i detergenti destinati alle piccole sueprfici l'incremento delle vendite è stato del 19,4% a fronte del +14,3% registrato per le vendite di prodotti per il bucato in lavatrice. Nel settore alimentare spicca il balzo del 30,7% delle vendite di pasta di semola. Seguono il +28,1% di aumento dell'olio d'oliva e il +19 del riso. In netta crescita anche le vendite di tonno in scatola (+17%) e di derivati del pomodoro (+11,5%). Sono ormai numerosi gli italiani che hanno scelto l'hard discount come fonte importante per gli approvvigionamenti. Le famiglie acquirenti in maniera stabile nel 2002 sono infatti salite a 7 milioni e 442mila con un incremento del 3,2% rispetto all'anno precedente. I negozi hard discount sono oggi a quota 2.315 e la quota di mercato sul totale delle vendite di prodotti di largo consumo si attesta oggi poco al di sotto del 7 per cento. V.CH.