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Martedì 24 Ottobre 2000
italia - economia
Il futuro delle Fiere
: Parla Montezemolo.
Bologna si espande e aspetta i privati

BOLOGNA Ampliamento e restyling del quartiere fieristico, «per il quale è stato varato un piano pluriennale d’investimenti da 200 miliardi»; interventi sulle infrastrutture di collegamento per velocizzare gli accessi in Fiera; potenziamento dei servizi al cliente; internazionalizzazione; creazione di un grande portale dedicato al mondo dell’edilizia. Ma, avanti a tutto, l’obiettivo strategico della privatizzazione.

Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Fiera di Bologna, affronta a volo radente le principali questioni sullo sviluppo del secondo polo fieristico nazionale (dopo Milano).

Presidente Montezemolo, la legge regionale, in vigore dal 15 marzo, prevede nel giro di due anni la trasformazione degli enti autonomi fieristici emiliano-romagnoli in distinte spa. A che punto è la privatizzazione di Bologna?

Dobbiamo accelerare. Difficoltà e indecisioni ancora caratterizzano il processo di privatizzazione, condizione indispensabile per dotare la Fiera (attuale ente pubblico economico, ndr) di strumenti gestionali snelli, rapidi, efficienti. Al momento è all’opera un comitato di esperti che dovrà definire la nuova fisionomia dell’Azienda Fiera Spa, nonché le modalità d’ingresso dei nuovi soci.

Quale sarà, a grandi linee, il futuro assetto della Spa?

In queste settimane è in corso una serie di contatti tra soggetti pubblici e privati per individuare la via giusta che conduca alla Spa. A mio avviso occorre coinvolgere, nel capitale della futura Spa, i grandi partner di Fiera Bologna: le associazioni di categoria e i privati organizzatori. Ma bisognerà aprire anche ai player del settore capaci di conferire know-how, alleanze e marchi, partner che contribuiscano al fattivo sviluppo dell’Azienda Fiera.

Si può immaginare in futuro lo sbarco in Borsa?

Di sicuro la Spa dovrà essere il punto di partenza per costruire un’azienda capace di combattare, ad armi pari, con gli agguerriti concorrenti internazionali. Un’azienda snella, dinamica, svincolata dalla burocrazia. In fondo al cammino c’è anche la possibile quotazione in Borsa per reperire ulteriori risorse da destinare allo sviluppo. Ma non si tratta di una scadenza immediata.

Quindi è ottimista sul processo di privatizzazione?

Ripeto: la trasformazione in Spa è fondamentale sul piano della competitività. Però ci si deve arrivare con un dialogo costruttivo tra pubblico e privato.

Passiamo agli investimenti sul quartiere fieristico: quali i principali interventi?

Puntiamo allo sviluppo del quartiere sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. In sintesi: è in atto un ulteriore ampliamento di 50mila metri quadrati appena approvato dal Consiglio comunale; è in costruzione un nuovo padiglione espositivo, nonché la ristrutturazione di spazi esistenti; è in atto anche il riconfezionamento generale del quartiere affidato allo studio Cerri. L’investimento totale previsto per questo pacchetto d’interventi è di 200 miliardi.

Capitolo collegamenti: su cosa state lavorando?

C’è un discorso avviato con la società Autostrade per la creazione di un casello Fiera che favorisca l’accesso diretto al quartiere. Inoltre il Comune sta lavorando alla definizione di un sistema di collegamento veloce dal centro città a Fiera Michelino. In ultimo è in progetto un forte potenziamento del parcheggio Michelino.

E sul fronte internazionale qual è la vostra strategia?

È prioritario aumentare la quota di espositori e vistatori stranieri presenti a Bologna. Poi prosegue l’impegno delle nostre attività all’estero che, dal 2000, si arrichisce delle prime manifestazioni realizzate in Grecia dalla società nata con il gruppo Lambrakis.

Resta l’ultimo tema: «Edilio», il primo portale Internet interamente dedicato alla progettazione edilizia...

Edilio intende essere un modello innovativo di come BolognaFiere intende proporsi agli operatori al di là del momento fieristico: non è una fiera virtuale, ma uno strumento specializzato, mirato a fornire risposte alle esigenze di un ben identificato settore.

Marco Morino