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Ecco le ipotesi: tagli del 2-3 per cento per ogni anno che manca alla vecchiaia o anticipo dei requisiti di anzianità Disincentivi, meno finestre di uscita e prelievo sui trattamenti più ricchi
ROMA - Tagli alle pensioni, ma come? Con l´accelerazione della riforma Dini, oppure attraverso il ricorso ai «disincentivi» all´anzianità come il primo governo Berlusconi tentò di fare nel '94? Sono queste le soluzioni attualmente più accreditate nel confronto su eventuali interventi aggiuntivi (oltre la delega in discussione in Parlamento) in materia di previdenza. Rientra tra le quinte, invece, l´ipotesi di estensione del sistema contributivo pro rata per tutti. Farebbe parte della manovra, da attuare forse con un decreto legge per evitare "fughe" dal lavoro, anche una riduzione delle «finestre» per l´accesso alle pensioni di anzianità, il taglio delle pensioni di invalidità civile, il ricorso a un contributo di solidarietà sulle pensioni più alte (nel '99 si decise un contributo per tre anni dei pensionati d´oro, pari al 2 per cento della quota eccedente i 142 milioni di lire). |