Ancona martedì 18 gennaio 2005 Dopo i megastore di Camerano, Monte Camillone e Osimo, un Iper alla ex Tombolini di Loreto L'incognita che incombe per i sindacati è però connessa all'alta concentrazione di megacentri in una porzione geografica già abbastanza servita. «E' tempo, quindi, che Regione si faccia promotrice di un monitoraggio serio su quello che può essere un assetto equilibrato del territorio, bilanciato sulle esigenze dei potenziali consumatori, per verificare quali e quante realtà può reggere il nostro bacino». Selena Soleggiati, segretario regionale Fisascat Cisl e Claudio Di Pietro, segretario regionale Filcams Cgil non usano giri di parole. Se l'aspetto positivo è rappresentato da un'Ikea che sviluppa numeri confortanti e assunzioni secondo contratti nazionali, che dà garanzia di spostamenti extraregionali di clientela «qualche perplessità lasciano i numeri dei nuovi centri che non sono marginali, che non vanno a recuperare una nicchia di mercato ma che impattano sullo stesso mercato - osservano i due rappresentanti sindacali -. Lo studio dovrebbe poi essere approfondito dalla Provincia e dai singoli Comuni con un'analisi del commercio al dettaglio. Le piccole realtà vanno mantenute perché sono utili sul piano sociale». |
Ancona. Con l’Ikea altri tre giganti del commercio
di Admin
mercoledì 27 ottobre 2021