A marzo il bando per rifare il look ai nodi ferroviari delle principali città: scatta un business da 765 milioni €
Al via la gara per le stazioni Fs
Centri commerciali e punti di ristoro per riqualificare l'intera area
Giorgio Pogliotti
ROMA - Conto alla rovescia per l'avvio dei cantieri per la riqualificazione delle grandi stazioni. Entro marzo sarà pubblicato il bando per l'affidamento dei lavori nei 13 principali nodi ferroviari, nell'ambito dell'operazione finanziata complessivamente con 765 milioni di euro che prevede anche il risanamento delle aree circostanti. La gara, resta da decidere se si farà in un lotto unico o in due, interessa il network di scali ferroviari di Grandi stazioni che genera oltre il 30% del traffico totale passeggeri, con 600 milioni di frequentatori l'anno. Ovvero Torino Porta Nuova, Milano Centrale, Verona Porta Nuova, Venezia Santa Lucia, Venezia Mestre, Genova Porta Principe, Genova Brignole, Firenze Santa Maria Novella, Bologna Centrale, Roma Termini, Napoli Centrale, Bari Centrale, Palermo Centrale. L'operazione viaggia a due velocità: l'esperimento pilota di Roma Termini, infatti, è alla "fase due", con il ricupero dell'area di via Giolitti e di via Marsala, la realizzazione di un sottopasso stradale, la sistemazione della piazza e la costruzione di un parcheggio su una parte dei binari per decongestionare il traffico nel quartiere. Per le altre stazioni, invece, devono iniziare i lavori di riqualificazione, la cui conclusione è legata alla tipologia di intervento (se per Bari, Verona e Venezia ci vorrà un anno, per Milano ne sono previsti circa tre). La filosofia dell'operazione gestita da Grandi stazioni - società controllata da Fs (60%) e da Eurostazioni (40%) di cui fanno parte Edizione holding (gruppo Benetton), Pirelli, Vianini lavori (gruppo Caltagirone) e le ferrovie francesi Sncf - è quella di trasformare i nodi ferroviari in spazi contenitori di servizi che interagiscono con le aree circostanti, contribuendo alla rinascita di porzioni di città. Una filosofia riassumibile con uno slogan particolarmente caro all'amministratore delegato Massimo Caputi (designato dal Governo al vertice di Sviluppo Italia): «Trasformare le stazioni da luoghi di degrado ad aree di sviluppo». Luoghi in cui è possibile impiegare il tempo libero, dotati di punti di ristoro, esercizi commerciali, opportunità per lo shopping e offerte culturali. Insieme alle 13 stazioni, inoltre, verranno ricuperate le aree circostanti, con una massiccia dose di investimenti per infrastrutture, viabilità ed edilizia. Il ministero delle Infrastrutture con il regolamento 2.522 del 27 dicembre 2001 ha previsto uno stanziamento di 45 milioni di euro per risanare queste aree. Inoltre la legge obiettivo ha finanziato con 261 milioni di euro la realizzazione di infrastrutture al servizio dei grandi nodi trasportistici, mentre il ministero degli Interni ha destinato 22 milioni di euro per dotare le stazioni del Mezzogiorno di moderni sistemi di sicurezza (per Napoli, Bari e Palermo del network di Grandi stazioni le risorse ammontano a 10 milioni di euro). A queste risorse si aggiungono gli investimenti delle Fs (200 milioni di euro) e di Grandi stazioni (250 milioni di euro). Vale la pena ricordare che a Roma Termini - la stazione più grande d'Europa con 225mila metri quadrati di superficie e oltre 400mila frequentatori al giorno, per un totale di 150 milioni l'anno - è stato realizzato un forum commerciale con oltre 100 punti vendita. Allo stesso tempo sono stati potenziati i servizi dedicati ai viaggiatori, con l'ammodernamento della biglietteria e l'installazione degli sportelli automatici, ed è stata potenziata la sicurezza con un sistema integrato di rilevatori costantemente collegati ad una "control room" in funzione 24 ore su 24. Termini ha ricominciato a popolarsi, dopo aver subito per decenni gli effetti del declino dell'area circostante: intorno alla stazione sono visibili oltre una ventina di cantieri impegnati nella ristrutturazione di alberghi e palazzi. Questa esperienza verrà replicata anche nelle altre 12 stazioni, ma di volta in volta i progetti saranno adattati ai diversi contesti. L'altro grande intervento per dimensioni interessa Milano centrale (220mila mq): la prima fase dei lavori di riqualificazione riguarda una porzione di 46mila metri quadrati, in cui si prevede il raddoppio delle superfici destinate ai servizi primari e secondari (viaggio, ristoro, shopping e tempo libero). Verrà trasformato radicalmente il sistema delle percorrenze interne, con un nuovo nodo di collegamento posto al piano terra, al centro della stazione, sul quale confluiranno tutti i percorsi. Da qui con nuove scale mobili, ascensori e tapis roulant si raggiungeranno i binari. Verranno modernizzati i servizi ai viaggiatori: al piano terra - fulcro della stazione - verrà collocata la nuova biglietteria. Il tutto sarà monitorato da una sala di controllo e di pronto intervento, che potrà contare su un numero maggiore di addetti alla sicurezza. Mentre il nuovo polo di servizi sarà realizzato su tre livelli (il livello sotterraneo, il piano terra ed il mezzanino) per favorire l'incontro tra la stazione e la città.

Domenica 27 Gennaio 2002