Addio Standa, arriva Billa
di Admin
venerdì 27 novembre 2020
In tedesco "la casa degli italiani" si dice "das Haus der Italiener", che non suona proprio nello stesso modo. In genovese Standa, d´ora in poi, si dirà Billa. O, meglio, si chiameranno "Billa", dal 4 febbraio, i nove negozi liguri della Standa, a partire da quelli storici di via Cecchi, via Giovanni Torti e via XX Settembre. Dopo Upim mangiato da Coin (ma Coin a sua volta è controllato dal fondo francese Pai, che nulla ha a che fare con le patatine), ecco che anche l´altro grosso marchio popolare del dopoguerra perde la sua ragione sociale originale. In realtà i clienti di Standa se ne erano accorti già da tempo: il marchio Billa (insegna austriaca, a sua volta di proprietà del gruppo tedesco Rewe, terzo player a livello europeo nella grande distribuzione) figurava su tutti gli scontrini da un paio d´anni. Ma quell´insegna bianca su sfondo rosso, con lo slogan "la casa degli italiani" inventato ben prima di Berlusconi, dava un senso di continuità. In Italia il marchio è presente dal 1990 e, allo stato attuale, ha 92 negozi su base nazionale. «Vogliamo aumentare freschezza, assortimento e convenienza» assicura Gotthart Kluingan, amministratore delegato di Billa Italia. Chi visiterà la (ex) Standa il giorno dell´apertura riceverà un sacchetto di pane fresco e, nei primi giorni, un carnet con sconti vari.