Pagina 10 - Politica Intervista ai ricatti dei partitini” ROMA Marcia indietro sui taxi, sull’abolizione del Pra, i notai fanno muro sulla norma che avrebbe dovuto sottrargli le compravendite sotto i centomila euro. E c’è la questione dell’affidamento dei servizi idrici. Linda Lanzillotta tesse la tela, trova un compromesso con Rifondazione, poi arriva un emendamento dei Verdi che blocca tutto. Il ministro degli Affari Regionali non si scompone: «Un passo indietro grave. Quel testo era frutto di un accordo e un vincolo a non modificarlo». E invece ora l’affidamento dei servizi resta sospeso «fino all’adozione della riforma del settore». Cioè sine die. Ministro, lei dice che le liberalizzazioni «non sono un optional», «vanno a vantaggio dei più deboli, tutelano dai privilegi e dalle rendite». Stando così le cose è un fallimento. Che è successo? Dunque? E se il premier non lo facesse? Che c’entra l’antipolitica con le liberalizzazioni? Intende dire che i cittadini chiedono risultati? Lei è ancora ottimista? La cronaca descrive l’incapacità di avere la meglio persino sulla lobby del Pra. C’è voluto un anno per approvarlo in Commissione. E se in aula ci fossero nuove modifiche? Le liberalizzazioni varate finora sono arrivate per decreto. E’ l’unica strada per imporle? Per Zibaldone intende le lenzuolate di Bersani? Il problema, lo dice lei, è nella maggioranza e nella capacità del governo di produrre una sintesi buona per tutti. Non c’è bisogno di un colpo di reni come sta accadendo in Francia? Quando parla del «potere di ricatto» dei piccoli partiti si riferisce a Rifondazione? Larghe intese? Le categorie protestano e il governo fa marcia indietro sugli studi di settore dopo pochi giorni. La settimana scorsa ad un tavolo con gli enti locali ha proposto di tagliare indennità, poltrone, consigli di amministrazione. Loro hanno risposto «cominciate voi». Sui costi della politica arriverà qualcosa entro l’estate? |
"Liberalizzazioni" Intervista a Linda Lanzillotta
di Admin
mercoledì 27 ottobre 2021