Pagina 9 Primo Piano IL MAXIEMENDAMENTO ALLA FINANZIARIA - ANCORA BATTAGLIA IN PARLAMENTO MA ANCHE ALL’INTERNO DELL’ESECUTIVO Con il discusso maxiemendamento la Finanziaria numero quattro di Giulio Tremonti sale alle stelle: 27,6 miliardi complessivi, almeno venti dei quali andranno a riduzione del deficit. Più o meno l’entità della manovra che servì a Romano Prodi a far entrare l’Italia nell’euro. Sarà stato un caso, ma nel giorno in cui Standard and Poor’s ha fatto un richiamo sul debito italiano Giulio Tremonti ha imposto alla sua maggioranza un provvedimento che vale altri 3,6 miliardi. Poco più di due miliardi arriveranno nel 2006 dal concordato preventivo, altri 500 milioni dalla stretta sulle plusvalenze per la vendita di immobili, il resto dalla «pornotax» e dai risparmi determinati dallo slittamento della riforma del Tfr. Misura che non osteggiava nemmeno l’opposizione ma che al ministero dell’Economia hanno bocciato perché ritenuta troppo costosa. A fare da cuscinetto fra Tremonti e la sua maggioranza ieri si è messo il premier in persona. Berlusconi ha dovuto mettere in campo tutta la sua fiducia nel superministro per contenere i deputati e ministri che lo sono andati a trovare a Palazzo Grazioli: «La situazione è quella che è. Abbiate pazienza. Ciò che conta è la tenuta dei conti pubblici, e per questo bisogna chiudere al più presto». |
"Finanziaria" Tremonti: due miliardi dal concordato
di Admin
mercoledì 27 ottobre 2021