Varese, chi sono gli industriali che fischiano Epifani ?Dovrebbero accusare Formigoni invece che la Cgil? Ventiquattr’ore dopo gli ululati rivolti al segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, il fatto suscita ancora commenti, polemiche e riflessioni. Da una parte il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, che insiste nel dire che ?? stata data un’importanza eccessiva a un episodio del tutto marginale?; dall’altra il segretario nazionale della Cgil, Paolo Nerozzi, che sottolinea che ?in questi anni ? venuta a mancare proprio in gran parte del mondo imprenditoriale il concetto di dovere e rispetto delle regole?. E poi ci sono i protagonisti della contestazione, gli industriali varesini e varesotti che ieri sono usciti allo scoperto affidando le proprie ragioni alla stampa locale: basta con la retorica sulla Resistenza, perch? non parliamo di cosa hanno combinato negli anni ‘70, guardiamo avanti... eccoli gli argomenti. Ma chi sono gli imprenditori che vivono con fastidio i richiami storici e la rivendicazione della cultura del dovere del leader di un sindacato che celebra il suo centenario? Chi li conosce bene, ma parla un’altra lingua, assicura che in realt? anche il pregiudizio nei confronti dello stereotipato “industriale varesotto” non spiega del tutto il corto circuito ai danni di Epifani. Ivana Brunato ? la segretaria della Camera del lavoro di Varese, i suoi rapporti con il mondo imprenditoriale sono quotidiani. Ed ? lei stessa a sottolineare che in realt? esistono due livelli di atteggiamenti: ?Il rapporto con l’associazione degli industriali ? sano, fattivo, anche nel corso dell’assemblea di luned? abbiamo ascoltato discorsi sull’importanza dell’investire sulle persone; poi, certo, c’? anche una quotidianit? aziendale fatta di imprenditori che considerano il lavoratore “acquistato” una volta per sempre e che vorrebbero fare a meno del sindacato, lo temono, lo tengono fuori dalla porta e sono proprio quelli che hanno contestato Epifani?. Quindi, mentre i sindacati e l’Unione industriale si riuniscono e trovano soluzioni condivise, concludono accordi, alcuni imprenditori manifestano ?con quel brontolio un’idea di rivincita che ormai non ? pi? proponibili?, osserva Ivana Brunato. Si spinge oltre Franco Marantelli, deputato dei Ds eletto proprio a Varese, dove da giovanissimo ha iniziato la sua carriera politica nel Pci. Lui, figlio di operai, li conosce bene quegli imprenditori. E li capisce anche. Conferma il distinguo ?tra base e gruppo dirigente? dell’Unione industriali, e aggiunge: ?Persiste un mix tra realismo e ideologismo, c’? la cultura del dialogo costruttivo ma ? diffuso anche un pregiudizio che impedisce di cogliere, per esempio, gli accenti nuovi che a mio avviso Epifani ha posto su un tema come la flessibilit?. ? un pregiudizio verso il centrosinistra, vissuto come soggetto che combatte il benessere e non la povert?. Eppure i Ds alle comunali sono saliti dal 9,5 al 15 % dei consensi Ma il pregiudizio rimane: ?Questi imprenditori soffrono, per esempio, di un sistema di mobilit? terrificante, inaccettabile per un tessuto produttivo ricco di eccellenze riconosciute sui mercati di tutto il mondo - spiega Marantelli - ma non pensano di prendersela con Formigoni, che governa la Lombardia non da un giorno, bens? da dieci anni. Quindi - conclude - a loro dico che io non c’ero nel ‘43, ma c’ero nel ‘77 quando nelle fabbriche gli operai hanno garantito la tenuta democratica, e al mio mondo, al centrosinistra dico che dobbiamo fare uno scatto di novit? per parlare anche con questi imprenditori?. |
"ConfInd" Chi sono gli industriali che fischiano Epifani
di Admin
mercoledì 27 ottobre 2021