Stato di agitazione e mobilitazione per le lavoratrici e i lavoratori degli appalti delle pulizie di Poste Italiane che da luglio, in seguito alla riduzione dei servizi, stanno subendo tagli delle ore di lavoro e di conseguenza, del salario, già esiguo.
Le aziende appaltatrici tagliano illegittimamente, Poste Italiane non risponde, dimostrando di non avere nessuna considerazione e preoccupazione per le conseguenze sociali ed occupazionali che gli addetti del settore subiscono a causa delle loro scelte.

Vista l’assenza di risposte Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti hanno dichiarato lo stato di agitazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori impiegati negli appalti dei servizi di pulizia degli uffici postali e saranno organizzate iniziative a livello territoriale. 


Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti saranno al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori in mobilitazione: "Per decisione di Poste e delle aziende appaltatrici, gli addetti alle pulizie sono condannati alla precarietà e alla povertà”.