Alle Giornate del Lavoro che la Cgil ha dedicato in questi giorni alle categorie e alle condizioni di lavoro nei diversi settori, il 22 giugno è stata la volta della Filcams e di una rosa di lavoratrici e lavoratori che sono intervenute in rappresentanza di alcuni dei comparti del turismo, terziario e servizi che la categoria rappresenta.
I lavoratori, in parte presenti in parte collegati da remoto, hanno avuto la possibilità di raccontare le loro storie e le loro esperienze e di confrontarsi con la segretaria generale della categoria, Maria Grazia Gabrielli, e con il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che hanno risposto alle loro domande.
I lavoratori del terziario sono stati tra i più colpiti dalle conseguenze che la pandemia ha avuto nel mondo del lavoro: c’è stato chi ha visto la sua occupazione interrompersi improvvisamente e per tutta la durata dell’emergenza, chi ha dovuto fare i conti con ammortizzatori sociali spesso corrisposti in grave ritardo, chi non ha mai smesso di lavorare e si è trovato fin dall’inizio in prima linea, senza disporre delle protezioni necessarie per svolgere la sua opera in sicurezza.
Si tratta di lavoratrici e lavoratori che erano già esposti a condizioni di precarietà e disparità di trattamento: come quanti lavorano attraverso gli appalti e vedono impoverirsi orari e retribuzioni ad ogni cambio di ditta, trovandosi spesso a lavorare fianco a fianco con colleghi che beneficiano di altri tipi di contratti e trattamenti economici diversi; quanti si trovano a lavorare con un contratto part-time involontario, insufficiente a garantire loro il sostentamento necessario e i molti che nel settore del turismo hanno un’occupazione stagionale, a chiamata, spesso ulteriormente penalizzata da contratti parzialmente in nero, lunghi orari di lavoro e riposi insufficienti.
Il mondo del lavoro continua poi ad essere attraversato da quel confine, invisibile e profondo, che separa il nord dal sud del paese e continua a perpetuare diseguaglianze nelle opportunità e nelle condizioni di lavoro.
L’incontro ospitato dalle Giornate del Lavoro è stata l’occasione per tornare sul bisogno di prorogare il blocco dei licenziamenti il tempo necessario ad accompagnare i lavoratori piegati dalla crisi verso un recupero effettivo delle loro posizioni. Nella stessa ottica è urgente una riforma degli ammortizzatori sociali, iniziative di formazione e politiche attive perché siano strumenti pronti ed efficaci in momenti di grave difficoltà come quello che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo.
Dipendenti di supermercati, lavoratori stagionali, addetti alle pulizie in appalto, farmacisti, addette mensa e operatori culturali vedranno nell’incontro del 22 le loro istanze proposte e discusse dai loro colleghi: criticità e problemi che sono stati affrontati insieme ai segretari presenti, per gettare una luce sul futuro dei diversi comparti e sulle prospettive di una inclusione per tutti.