FILCAMS-Cgil
Federazione lavoratori commercio turismo servizi
Ufficio Stampa
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26 novembre 2004

ESSELUNGA CONDANNATA AL REINTEGRO DI UN DELEGATO LICENZIATO
Nota della Filcams-Cgil sulla vertenza con Esselunga e sulla ripresa del negoziato per il contratto integrativo aziendale

«Il 19 novembre si è svolta l’udienza per il ricorso presentato dalla Filcams Cgil di Milano affinché il licenziamento di un delegato sindacale, intimato il 1° ottobre 2004, fosse dichiarato illegittimo ed antisindacale.

«Esselunga aveva infatti motivato il licenziamento del delegato a seguito di un supposto utilizzo improprio di un permesso sindacale, regolarmente richiesto secondo prassi e titolarità dalla Filcams Cgil milanese che aveva confermato alla direzione aziendale l’uso corretto del permesso sindacale.

«Ciononostante la direzione non aveva ritenuto veritiere le dichiarazioni del delegato e del sindacato ed aveva proceduto al licenziamento.

«Il 24 novembre il Tribunale di Milano, con ampia motivazione ha smontato le contestazioni di Esselunga precisando che il delegato sindacale Filcams Cgil si era attenuto a quanto previsto dallo statuto dei lavoratori e che, quindi, non sussistevano gli addebiti mossi da Esselunga, ordinando conseguentemente alla società di reintegrare il lavoratore presso il negozio dove già lavorava, alle medesime condizioni e condannandola a pagare le spese processuali.

«Il licenziamento immotivato del rappresentante sindacale, che faceva seguito ad altri licenziamenti di delegati – configurabili anch’essi secondo il giudice di merito come attività antisindacale - aveva portato la Filcams Cgil a ritirare la propria presenza al tavolo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale in quanto incompatibile con il comportamento ostile nei confronti del sindacato.

«La Filcams Cgil nazionale, esprime viva soddisfazione per la sentenza e dichiara la propria disponibilità al proseguimento della trattativa per il contratto aziendale confermando l’interesse a sviluppare con l’ impresa relazioni sindacali improntate, però, al riconoscimento dei differenti ruoli e basate su rapporti corretti.

«Coglie l’occasione per ringraziare le lavoratrici ed i lavoratori che hanno sostenuto con la mobilitazione il ritiro del licenziamento».