Quali sono i documenti necessari per l’assunzione in ambito domestico?

Per le lavoratrici e i lavoratori italiani 
La lavoratrice e il lavoratore possono essere assunti direttamente dal datore di lavoro, presentando i seguenti documenti:


Per le lavoratrici e i lavoratori provenienti dai paesi dell’Unione Europea
I cittadini di questi Paesi non sono considerati extracomunitari, quindi agli stessi si applicano le medesime normative vigenti per i lavoratori cittadini italiani in ambito di documentazione necessaria per l’accesso al lavoro. Gli stessi possono sottoscrivere un contratto di lavoro come qualunque altro cittadino italiano ed europeo.


Per le lavoratrici e i lavoratori extracomunitari presenti in Italia
Oltre ai documenti suindicati, i lavoratori extracomunitari presenti in Italia devono presentare:



Per i datori di lavoro che vogliono assumere cittadini extracomunitari residenti all'estero
I datori di lavoro che vogliono instaurare un rapporto di lavoro domestico con un cittadino extracomunitario residente all’estero devono attendere la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Flussi dell’anno in corso, e partire dalle scadenze indicate nel decreto dovranno presentare la domanda di nulla osta al lavoro.
Per maggiori notizie sui flussi, consultare il sito del Ministero dell’interno https://www.interno.gov.it/it.


In quali modalità il datore di lavoro deve effettuare la comunicazione obbligatoria di assunzione, trasformazione, proroga e cessazione del rapporto di lavoro domestico?

I datori di lavoro hanno l’obbligo di comunicare l’assunzione della lavoratrice e del lavoratore direttamente alla sede INPS di competenza territoriale.
La comunicazione può essere effettuata attraverso le seguenti modalità:



Quali sono i termini di presentazione delle comunicazioni di assunzione, trasformazione, proroga e cessazione del rapporto di lavoro domestico?

Si ricorda che, ai sensi delle norme vigenti,  i termini di presentazione sono:

Nel caso di omessa o ritardata presentazione della comunicazione sono previste sanzioni amministrative,  comminate  dall’ Ispettorato del  Lavoro, da € 100,00 a  € 500,00 per ciascun lavoratore interessato (art. 19, comma 3, D.Lgs. 276/03).


Come e chi può effettuare la comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro domestico?

Le lavoratrici e i lavoratori possono cessare il rapporto di lavoro domestico?

Sì, i lavoratori possono decidere di cessare il rapporto di lavoro domestico.
La lavoratrice o il lavoratore per dimettersi deve dare il periodo di preavviso previsto dal CCNL e dichiarare la propria volontà di risolvere il rapporto di lavoro con una lettera da spedire Raccomanda R/R o consegna a mano al datore di lavoro.


Il datore di lavoro può cessare il rapporto di lavoro domestico?

A seguito delle dimissioni o del licenziamento, il datore di lavoro dovrà comunicare la cessazione del rapporto di lavoro all’INPS nelle seguenti modalità:
sul sito www.inps.it


Variazione del rapporto di lavoro

La procedura telematica consente l’inoltro delle variazioni che sono strettamente oggetto di obbligo di comunicazione e  interessano:
   
Si precisa che le ulteriori informazioni delle quali è possibile comunicare la variazione  – indirizzo, orario di lavoro, retribuzione ecc…- sono necessarie per il corretto adempimento degli obblighi cui è tenuto il datore di lavoro nei riguardi dell’ INPS. In particolare è onere del datore di lavoro comunicare  le variazioni di orario di lavoro e/o di retribuzione, che saranno acquisite in relazione al rapporto di lavoro dichiarato.
L’aggiornamento di tali dati è indispensabile per il calcolo corretto dei contributi da versare, indipendentemente dalla modalità di pagamento che il datore di lavoro dovesse scegliere.
Tutte le variazioni comunicate sono definitivamente acquisite nell’archivio dell’INPS.

Gli operatori del Contact Center  ( numero verde  803.164 attivo dal lunedì al venerdì ore 8-20 ed il sabato  ore 8-14 ) forniranno inoltre tutte le informazioni e l’assistenza  ai cittadini che utilizzano il canale web.
chiamando il numero verde per il Contact Center Multicanale allo 803164 (gratuito da rete fissa) oppure numero 06164164 da rete mobile (a pagamento, secondo la tariffa prevista dal proprio gestore telefonico);

Come per l’assunzione, detto adempimento di chiusura del rapporto di lavoro domestico potrà essere delegato ad un CAF CGIL, previa presentazione di tutta la documentazione necessaria.

 

Quando deve essere effettuato il versamento dei contributi INPS in caso di licenziamento o dimissioni?


Il versamento dei contributi all’INPS dovrà essere effettuato entro 10 giorni dal licenziamento o dimissioni
Per informazioni su INPS chiamare il n. 803164

 

Per ulteriori informazioni non esitare a rivolgerti alla sede Filcams Cgil più vicina. 
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