Pagina 33 - Cronache In calo i congedi per restare con i figli MILANO — Papà a casa con i figli? Non c'è congedo che tenga: gli uomini continuano a preferire l'ufficio. Non solo la legge varata nel 2000 da Livia Turco (allora ministro della Solidarietà sociale, oggi alla Salute) non è mai decollata. Oggi si registrano i primi passi indietro. I papà che approfittano dei congedi nel settore privato sono sempre meno. MENO PAPÀ A TEMPO PIENO — A indicare la linea di tendenza è la Lombardia. I papà lavoratori che in provincia di Milano hanno salutato i colleghi per passare qualche tempo con i figli sono diminuiti del 15 per cento: dai 947 del 2005 si è passati agli 813 dell'anno appena trascorso. Passi indietro anche in regione: dai 2.077 casi del 2005 ai 2.019 del 2006 (dati Inps). «LEGGE DA SALVARE» — Per il ministro Livia Turco i congedi di paternità non sono un istituto superato: «Il vero problema è che non sono stati pubblicizzati. Troppi non li conoscono. Con quella legge vennero introdotti anche i congedi per chi ha un familiare malato terminale: nessuno ne approfitta semplicemente perché non se ne conosce l'esistenza». Secondo il ministro la 53 del 2000 andrebbe anche finanziata adeguatamente. «Il punto non è rendere obbligatorio il congedo per i papà, come sostengono alcuni. Si tratta piuttosto di premiare gli uomini che lo sfruttano. Magari anche sul piano economico visto che il premio sul fronte del tempo esiste già: quando a scegliere i congedi parentali sono entrambi i genitori di fatto la famiglia ha diritto a un mese di assenza dal lavoro in più». |
Congedi: i papà continuano a preferire l'ufficio
di Admin
mercoledì 27 ottobre 2021