21/3/2021 ore: 11:32

Vaccini in farmacia: disponibilità ad un confronto per tutelare lavoratori e utenti

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È di queste ore, con l’emanazione del decreto “Sostegni”, la notizia del via libera all’effettuazione dei vaccini in farmacia. I farmacisti e gli operatori delle farmacie si metteranno a disposizione del paese, come hanno fatto in questi lunghi mesi di crisi sanitaria con dei però che è necessario conoscere. I farmacisti lavorano in strutture dove non sono mai stati concordati protocolli specifici di tutela dai rischi di contagio; fino a pochi mesi fa non potevano “toccare” gli utenti, ma solo assisterli nelle operazioni di autoanalisi: la legge di bilancio ha abolito tale limite, ma non ha creato le giuste condizioni per gestire il cambiamento. Infatti, i farmacisti non hanno le coperture assicurative garantite ad altri professionisti della sanità dai rischi della professione e non hanno ricevuto una reale formazione per poter gestire operazioni di questo genere. Ai temi della sicurezza e dei protocolli sanitari è necessario associare anche quello del contratto nazionale di lavoro, scaduto ormai da oltre 8 anni. L’assenza di un perimetro di regole di riferimento non tutela adeguatamente l’occupazione delle lavoratrici e dei lavoratori e in questi mesi di pandemia la loro professionalità e dedizione non hanno visto nessun riconoscimento professionale o economico. Nel decreto, è bene ricordare, viene anche ridefinita la remunerazione a favore delle farmacie per coprire i cali di fatturato, subiti in questi ultimi mesi, e per garantire la giusta copertura economica a fronte di questi nuovi incarichi. Ci aspettiamo che una parte di queste risorse sia destinata anche ai lavoratori. Come organizzazione sindacale siamo disponibili ad aprire il confronto subito per discutere di questi punti e poter mettere nelle migliori condizioni tutti i soggetti, lavoratori, farmacie e utenza, per essere protagonisti del piano vaccinale: il decreto prevede la contrattazione tra le parti sociali, compresi i rappresentanti dei lavoratori. Noi siamo pronti.