17/7/2020 ore: 16:19

Ripresa scuola a settembre: preoccupa il futuro dei 60mila lavoratori delle mense e delle pulizie

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Riaprire le scuole in presenza e in sicurezza, il dibattito sulla ripresa dell’anno scolastico coinvolge anche le 60mila lavoratrici e lavoratori delle mense e pulizie delle scuole, oggi a casa senza nessun sussidio economico, perché esclusi da qualsiasi ammortizzatore durante la sospensione estiva. Da diversi mesi, la Filcams, al fianco della Flc, ha lanciato l’allarme sulla necessità di programmare per tempo la riorganizzazione del sistema scolastico per far tornare in presenza studenti, personale docente, lavoratrici e lavoratori delle attività complementari come le mense e le pulizie degli edifici. “È indispensabile che il Governo stanzi le risorse necessarie per far ripartire concretamente la scuola” afferma la Filcams Cgil “prevedendo anche un’implementazione dei servizi di pulizia e sanificazione e il mantenimento del servizio di mensa scolastica, quale parte integrante dell’offerta formativa, presidio per garantire la salute e fonte di nutrimento per bambini e ragazzi a supporto anche di famiglie vulnerabili. “La mancanza di risorse economiche e personale docente, il quadro organizzativo ancora non chiaro: preoccupa l’attuale situazione del comparto che non fa ben sperare sulla ripresa della scuola a settembre” prosegue la Filcams Cgil, “un’ipotesi che si ripercuoterebbe pesantemente sulla condizione reddituale degli addetti delle mense e delle pulizie delle scuole.” La Filcams Cgil, insieme alle altre organizzazioni sindacali e alle parti datoriali, ha già da tempo richiesto un incontro ai ministeri competenti per avviare un confronto affinchè la ripresa delle attività degli istituti scolastici avvenga in presenza, in sicurezza e con la tutela di tutto il lavoro.