
19 gennaio 2011
Riprende, dopo la pausa natalizia la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale del terziario. Durante gli incontri del mese di dicembre sono stati affrontati tre argomenti principali: il Collegato Lavoro, la nuova architettura del CCNL, il periodo di prova nei contratti.
Vista la complessità della tematica del Collegato lavoro le diverse posizioni è stato deciso di discutere della materia in una commissione tecnica che dovrà avviare i lavori durante la trattativa, ben consapevoli che il problema è di natura politica prima che tecnica.
“Per quanto riguarda la nuova architettura del contratto nazionale, si è partiti dall’attuale sfera di applicazione del CCNL aggregandola in due settori” spiega Filcams Cgil “il commercio dove viene evidenziata la specificità del settore auto e i servizi alle imprese e alle persone, dove si evidenzia la specificità del sotto-settore ICT (Innovazione tecnologica). Il secondo aspetto, non ancora sviluppato, è quello di ricondurre sotto ogni settore, le corrispondenti figure presenti nell’attuale classificazione del personale per valutare le figure non più adeguate e/o superate e individuare/implementare le figure professionali non ancora riconosciute. Questo lavoro deve essere accompagnato parallelamente dalla verifica dei relativi inquadramenti.
L’impianto presentato è stato, sostanzialmente, condiviso pur riconoscendo che il lavoro di approfondimento è lungo, complesso. Proprio per questo si è ritenuto opportuno lavorare in commissione ma, secondo la Filcams, già il rinnovo contrattuale deve dare le prime risposte alle richieste sulla classificazione inserite in piattaforma, soprattutto per i settori e i lavoratori che ad oggi, non si sono riconosciuti nel Contratto Nazionale.
Sul periodo di prova è stata esplicitata, dalla delegazione Confcommercio, una richiesta di ampliamento della durata pari a 30 giorni da applicare a tutte le tipologie e a tutti i livelli di inquadramento con la sola esclusione dei quadri e dei primi livelli. La Filcams ha espresso forte preoccupazione su tale richiesta che potrebbe essere una modalità per superare surrettiziamente il contratto a termine.
“Alla fine dei lavori di dicembre” spiega la Filcams “dopo oramai tre mesi effettivi di appuntamenti, non si è in grado di intravedere come si costruirà il nuovo CCNL e i punti di distanza sono oggettivamente maggiori delle poche potenziali convergenze.”
“Si è provato a lavorare ancora per ricercare una modalità di confronto diversa, tenendo conto di tutte le posizioni in campo e circoscrivendo alcune aree ad oggi non approfondite: Mercato del Lavoro, malattia–assenteismo, procedure e sistema della contrattazione di I° e II livello.”
I prossimi appuntamenti saranno il 19 e il 20 gennaio con la delegazione trattante.