17/7/2020 ore: 10:28

Mense e pulizie aziendali: attivare subito un ammortizzatore sociale per gli 8mila addetti

Le organizzazioni sindacali scrivono ancora al Ministero del Lavoro, al Ministero dello Sviluppo Economico e all'Inps. Dal 6 luglio oltre 8mila lavoratrici e lavoratori delle imprese in appalto di mense e pulizie presso le aziende private sono senza copertura reddituale e contributiva. Una situazione insostenibile: i dipendenti, per la maggioranza donne, con contratti individuali a poche ore settimanali, con l'esaurimento delle ultime 4 settimane di Cassa Integrazione, non possono usufruire di nessun ammortizzatore sociale a causa di vuoto normativo. Tutto ciò, nonostante la loro condizione sia riconducibile al fermo e/o riduzione dell’attività individuata dal D.lgs. 148/2015 per la quale si prevede il ricorso all'integrazione salariale straordinaria e per la quale le imprese e i lavoratori versano regolare contribuzione. "È necessario un intervento in tempi rapidissimi per garantire l'accesso alla cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi, anche in assenza di ricorso agli ammortizzatori sociali da parte dell'azienda appaltante" si legge nella nota scritta dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti per sollecitare il Ministero del Lavoro, Ministero dello Sviluppo Economico e all'Inps. "Una soluzione che, a nostro avviso, può essere percorsa con una circolare esplicativa, con valenza retroattiva, prevedendo in tal modo la copertura dalla data di esaurimento dei periodi di CIGD con causale COVID 19." Dopo le mobilitazioni dello scorso 24 giugno, la Filcams è in prima linea per sostenere le lavoratrici e i lavoratori e in contatto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con proposte per trovare una soluzione al problema Lettera inviata ai Ministeri competenti