Al terzo tentativo, l’ultimo con l’ingresso di Investindustrial, il rilancio del gruppo Valtur sembra molto lontano. Ci sono rumors sempre più frequenti relativi all’ipotesi di un concordato preventivo, ma quel che è certo è che la società sarebbe alle prese con un cda continuo e nessuna decisione, al momento, sarebbe ancora stata presa. È però questione di giorni. I sindacati intanto fanno pressione, hanno fatto due richieste di incontro a Valtur (senza avere risposta) e vogliono che la partita passi al Mise. È una corsa contro il tempo perché, come spiega Luca De Zolt della FilcamsCgil, «in aprile, quindi tra un mese, normalmente cominciano le attività di manutenzione, di organizzazione e di selezione del personale nei villaggi estivi». E al Sud soprattutto, Valtur ha un bacino occupazionale molto importante. Oggi, «siamo di fronte all’ennesima crisi di Valtur, il nostro timore è che ancora una volta si vada verso soluzioni di corto respiro, o peggio verso un’ulteriore contrazione del perimetro aziendale», continua De Zolt. E quindi dell’occupazione che, dice De Zolt, tra occupati diretti e dei terzisti supera le mille unità.
Il Sole 24 ore – Sindacati in allarme sui villaggi Valtur
02/03/2018