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Pagina 5 – Primo piano RIFORME DIFFICILI FEDERFARMA: �L’INCONTRO CON BERSANI � STATO OFFENSIVO�. LA CDL PROMETTE DI LIMITARE GLI EMENDAMENTI MA LA MAGGIORANZA NON SI FIDA La sfida dei farmacisti: ancora sciopero Domani lo stop nonostante il divieto del garante e la minaccia di multa. Il decreto verso la fiducia Alessandro Barbera Il no ai farmacisti Nel pomeriggio il ministro Bersani aveva comunque detto no a nuove modifiche e convinto le farmacie a un nuovo sciopero. Il vertice fra il sottosegretario Giaretta e Federfarma non ha prodotto alcun risultato. �Un incontro-farsa. � offensivo dare un appuntamento per dire che non c’� il minimo spazio per una trattativa�, ha fatto sapere Federfarma confermando la serrata per domani. La Commissione di garanzia sul diritto allo sciopero ha avvertito che si tratta di una protesta �irregolare�, perch� non c’� stato il preavviso previsto per legge. �Pagheremo la multa�, � stata la risposta del presidente di Federfarma Giorgio Siri. Il Codacons � pronto a chiedere una multa di un milione di euro per Federfarma e a presentare un esposto per interruzione di pubblico servizio. Le posizioni di governo e Federfarma �restano distanti�, ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico, Paolo Giaretta. �L’obiettivo � quello di abbassare i prezzi dei farmaci�. Federfarma ha ribadito la proposta di eliminare l’obbligo della presenza del farmacista nei supermercati e l’eliminazione della categoria dei farmaci senza obbligo di prescrizione. Ma, ha ricordato Giaretta, �questo significherebbe rendere impossibile vendere i farmaci da banco fuori delle farmacie�. L’apertura alla Cdl La maggioranza, stretta nel tentativo di tener conto degli inviti sia di Napolitano che del presidente del Senato Franco Marini a non abusare del voto di fiducia, ieri mattina su invito del ministro Chiti ha chiesto all’opposizione di limitare i suoi emendamenti. La Casa delle Libert� ha detto s�, ma si � riservata di non ritirare gli emendamenti pi� importanti su professioni, Iva, immobili, farmacie e taxi. A quel punto, raccontano i boatos di Palazzo Madama, � intervenuto Bersani convinto pi� che mai che fosse necessaria la fiducia. Il regolamento del Senato avrebbe gi� convinto il centro-sinistra che non ci sono vie d’uscita. A Palazzo Madama � infatti previsto che in caso di votazione dei singoli emendamenti in aula debbano essere rivotati anche tutti quelli approvati in Commissione: la maggioranza ne conta 176. L’opposizione ha dato la disponibilit� a non creare problemi, ma per il centro-sinistra il rischio sarebbe alto: in tutto la risicata maggioranza del Senato dovrebbe avere la meglio in pi� di 200 votazioni. Con il rischio di allungare i tempi di un provvedimento che deve essere approvato entro la pausa estiva anche alla Camera. |
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“Governo” La sfida dei farmacisti: ancora sciopero
25/07/2006