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Pagina 1 e 12 Viva la noia Massimo Gramellini AVETE sentito quel delizioso rumore di sottofondo che usciva dai tinelli d’Italia, mentre alla tv andava in onda il Quiz dell’Orologio e due signori attempati (uno dei quali, il pi� inaspettatamente impacciato e nervoso, tracciava continui ghirigori con la penna come se fosse al telefono) giocavano a salvare l’Italia entro due minuti e trenta secondi? Era il respiro regolare e pesante di noi orfani di Jader Iacobelli. Finalmente usciti dalle catacombe, dove da anni ingannavamo l’attesa assopendoci davanti alle tribune politiche di Moro e Rumor. E’ stata dura sopravvivere a oltre un decennio di slogan e risse. Ma la prova d’ipnosi messa in scena da Prodi e Berlusconi ci ha riconciliati con la noia rassicurante della politica. Perch� mai la lotta per il potere dovrebbe far ridere e riempire trasmissioni e pagine di giornali con giochi di parole e polemiche d’aria fritta? Abbiamo un desiderio cos� disperato di seriet� che siamo intanto disposti ad accontentarci del suo prodotto di scarto, la seriosit�, pur di chiudere l’epoca delle barzellette. Quelle lasciamole ai comici di Zelig, che ieri sera erano in scena, impegnati a registrare la prossima puntata e felicemente sorpresi di non avere pi� concorrenza. |
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“BladeRunner” Viva la noia
15/03/2006