1/2/2024 ore: 17:11

Appalti, la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Catania

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Prima i dipendenti della Dussmann Service in appalto per i servizi di Reception e Assistenza alla Didattica dell’Università degli Studi di Catania, poi gli addetti del servizio di ristorazione dei degenti e della mensa Policlinico e San Marco

In stato di agitazione a seguito delle riduzioni orarie disposte dall’ateneo in questi mesi, i primi; in protesta a seguito del cambio appalto nel nuovo bando, che prevede tagli dal 30% ad oltre il 50% dell’orario di lavoro e quindi di salario, gli altri. 

“Non è solo un problema di mantenimento dei posti di lavoro, ma anche qualità del lavoro, se, a causa dei tagli previsti dalla Committenza e dalle imprese, le lavoratrici e i lavoratori rischiano di avere  un contratto a 9 ore settimanali” è quanto afferma Lucia Torrisi della Filcams Cgil Catania, “oltre all’urgenza per la risoluzione delle singole vertenze, che hanno conseguenze pesanti sulla sostenibilità del lavoro e la vita delle persone, oltreché sulla qualità dei servizi erogati, è necessario individuare chi vuole prendersi le responsabilità delle scelte per la città.”
“Vigilanza, servizi, pulimento, mense, fonici e trascrittori: è indispensabile un intervento urgente su tutto il mondo degli appalti di servizi. Per questo abbiamo chiesto l’istituzione di un osservatorio permanente e un tavolo con tutti i soggetti coinvolti, con l’obiettivo di individuare un sistema per la definizione e la costruzione dei bandi e che garantiscano la reale salvaguardia dell’occupazione e la qualità del lavoro. 
La dignità passa attraverso il lavoro e in questo momento, a Catania, la dignità dei lavoratori rischia di essere stracciata.”